Associazione Arma di Cavalleria


 

 

L'Associazione dell'Arma di Cavalleria sorge a Milano nel 1921, per iniziativa di un gruppo di ufficiali in congedo e col patrocinio di S.A.R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia-Aosta, Conte di Torino, già Comandante del Corpo di Cavalleria nella prima Guerra Mondiale.

A precedere l'Associazione venne chiamato il Gen. Vittorio Litta Modignani che rimarrà in carica fino al dicembre del 1923 e sostituito fino al '25 dal Cavaliere Giannino Radice Fossati.

Lo statuto era basato sui seguenti punti: <Tenere alti la tradizione e lo spirito dell'Arma, rinsaldare i vincoli di solidarietà stabilitisi durante il servizio militare e rafforzati durante la guerra. rendere omaggio alla memoria dei caduti, mantenere stretti e cordiali rapporti coi Reggimenti; concorrere ad illustrare i fasti e le glorie dell'Arma, partecipare a cerimonie patriottiche, provvedere all'assistenza morale degli associati.

L'organizzazione era basata sulle sezioni un po’ ovunque sorte in tutta Italia, ma soprattutto al Nord; con l'espandersi del numero delle suddette sezioni, si passò alla formazione dei Gruppi Regionali che unitariamente nel 1925, stabilirono di costituire un Consiglio Centrale con sede a Roma.

Con delibera del Gran Consiglio del Fascismo dell'otto marzo 1937, anche l'Associazione dell'Arma di Cavalleria passò alle dirette dipendenze del P.N.F.. In tale passaggio l'orientamento associativo divenne maggiormente di carattere militare, anche il nome venne mutato in: REGGIMENTO CAVALIERI D'ITALIA.

 

LE TESSERE

Saranno illustrate soltanto le tessere dal 1929 in poi. Una caratteristica che appare subito evidente di questo tesseramento è l'eleganza delle tessere stesse; infatti sono tutte inserite in una custodia in pelle di color azzurro, con validità pluriennale e rinnovabili con bollini applicati all'interno. Di queste tessere ne esistono di due tipi; uno per ufficiali ed uno per i sottoufficiali, per i primi i modelli risultano più accurati soprattutto nello stemma posto in prima facciata di copertina.

Tutte le emissioni, pur con piccole varianti conservano invariata la forma e Io stile.

Dal 1939, allorché l'Associazione diventa "Reggimento Cavalieri d'Italia", all'interno viene inserito il 'giuramento’ di fedeltà alla causa fascista.