Federazione Fascista Autonoma delle Comunità Artigiane d’Italia (1927 – 1929)


 

 

E' l'unico anno in cui le tessere sono stampate su doppio cartoncino e che, come per il 1928, vengono emesse in due versioni: per "mestieri usuali" e per "mestieri artistici".

D/. Sotto alla denominazione, lo stemma della Federazione. All'interno oltre ai dati anagrafici viene indicata la comunità e le mansioni dell'artigiano.

R/. In alto prestampati gli spazi per l'applicazione delle convalide mensili. (Fig. 1 e 1bis)

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1928

D/. II disegno simbolico di P. Morbiducci rappresenta un germoglio che rinasce da un tronco spezzato, è posto in esagono, nella cui cornice si legge l'intestazione della Federazione. Sotto, tra fasci littorio: "A, VI°/MESTIERI ARTISTICI" (Fig,2) o "A. VI° / MESTIERI USUALI" (Fig. 2bis).

R/. Ai dati dell'artigiano segue la firma del Commissario Governativo (V Buronzo) con a fianco lo stemma della Fed. Artigiana. Sotto, piccolo sermone di Mussolini in esaltazione dell'artigianato.

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1929

D/. Ancora un disegno di P. Morbiducci che riprende il tema del tronco spezzato, sul quale poggia un incudine, non più in cornice esagonale. Sotto: il millesimo in numeri romani seguito dall'anno dell'E.F. tra piccoli fasci, poi l'intestazione della Federazione senza alcuna suddivisione dell'attività artigianale (Fig. 3) .

R/. Simile al precedente, ma senza lo stemma della Federazione

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